COP29: Pd, accordo al ribasso, il futuro è a rischio
Ruolo marginale del governo italiano nei negoziati
Ruolo marginale del governo italiano nei negoziati
"Il Documento finale della Riunione dell’Unione Interparlamentare (UIP) alla COP29 è chiaro: gli obiettivi dell'Onu e dell’Accordo di Parigi sulla riduzione dei gas nocivi sono a rischio e, senza una inversione di tendenza sulla transizione ecologica, la sopravvivenza in molti territori oggi abitabili sarà irrimediabilmente compromessa." È quanto dichiara da Baku il capogruppo PD in Commissione Ambiente Marco Simiani. "Le emissioni di CO2 - continua il deputato dem - sono in aumento rispetto al 2023 e quest’anno raggiungeranno i 41,6 miliardi di tonnellate.
“Meloni, in qualità di presidente di turno del G7, dica parole chiare sull’impegno sul clima. Dopo gli annunci di Borgo Egnazia, dove la dichiarazione finale prevede un forte incremento dei contributi economici per intervenire sulla mitigazione e adattamenti agli effetti del cambiamento climatico, non abbiamo più visto nulla di concreto.
Dobbiamo agire per ridurre la temperatura della terra. Ormai è una questione di sopravvivenza. I primi a pagare saranno i più fragili e più poveri. L’allarme di Antonio Guterres lanciato alla Cop29 a Baku parla a tutti. Ne prendano coscienza i negazionisti di casa nostra (alcuni al governo).
Lo ha scritto su X Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
"I cambiamenti climatici stanno causando stragi in tutto il mondo, il 2024 sarà l'anno più caldo di sempre: la Cop 29 che si apre oggi a Baku rappresenta in questo scenario devastante una delle ultime opportunità per salvare il pianeta": è quanto dichiara il capogruppo Pd in Commissione Ambiente della Camera Marco Simiani, in partenza per l'Azerbaigian in rappresentanza delle istituzioni italiane.
Bene voto unanime su impegni mozione Pd
“Oggi siamo di fronte a una rivoluzione necessaria che però va gestita. Abbiamo ancora la possibilità di raggiungere l'obiettivo di rimanere sotto la soglia critica di un aumento delle temperature medie globali di 1,5 gradi. Purtroppo gli attuali impegni presi per il 2030 sono sicuramente insufficienti. Bisogna quindi agire in fretta, perché il cambiamento climatico è una minaccia per l’intera umanità e soprattutto per le nuove generazioni. E lo è anche in tema di pace, poiché sono le risorse energetiche, fossili e non solo, a diventare il principale obiettivo dei conflitti.