“La reazione di alcuni giganti del web, come ad esempio Google, al recepimento della direttiva Ue da parte del Parlamento francese ci sembrano sbagliate nel merito e nel metodo. Il pieno e completo rispetto delle regole sul diritto di autore deve valere per tutti, soprattutto in una materia così delicata. Su questo terreno si misurerà la nostra forza a difesa della civiltà europea, affinché sia riconosciuto senza eccezioni agli editori il diritto avere una giusta remunerazione per lo sfruttamento on line dei propri contenuti”.
Così Piero De Luca, capogruppo dem in commissione Politiche europee alla Camera.
“Lo scorso 17 maggio - aggiunge il deputato del Pd - è stata pubblicata sulla Gazzetta ufficiale dell’Unione europea la direttiva 2019/790 del Parlamento europeo e del Consiglio sul diritto d’autore e sui diritti connessi nel mercato unico digitale. Tale direttiva in materia di copyright ha uno scopo ben preciso: quello di proteggere e sostenere la cultura europea e, quindi, il diritto d’autore degli europei. Quanto ai rapporti tra i sistemi di tutela del copyright e le libertà di espressione e informazione va ricordato che l’ordinamento dell’Unione contempla tra i diritti fondamentali proprio il rispetto della proprietà intellettuale. Il legislatore europeo ha inteso fornire finalmente una tutela all’autonomia e all’indipendenza del mondo dell’editoria e della cultura in senso ampio. L’art. 15 della direttiva si occupa specificamente della ‘Protezione delle pubblicazioni di carattere giornalistico in caso di utilizzo online’. Tale previsione - conclude Piero De Luca - necessita ora di una rapida e apposita trasposizione nazionale che precisi il senso della definizione di ‘estratti molto brevi’ che danno diritto agli editori di richiedere l’adeguata remunerazione agli operatori on line che condividono i propri link”.