“Stupisce l’ennesima giravolta del governatore Fontana, passato in pochissimi giorni dalla linea del massimo rigore sulle chiusure a quella della riapertura. Non vorrei che questa svolta improvvisa sia dettata più da ragioni politiche che da convinzione vera, considerato che la Lombardia è ancora la regione con il numero più alto di contagi. Per la fase 2 non possono esserci fughe in avanti da parte di nessuno. I criteri e i tempi devono essere omogenei e uguali in tutta Italia. E vanno dettati dal governo, non lasciati alla libera iniziativa delle singole regioni. Le eventuali eccezioni territoriali possono esserci solo se inquadrate dentro regole nazionali. Da questa emergenza non se ne esce con misure specifiche dei singoli territori, ma con scelte nazionali. Le decisioni si prendano allora nella cabina di regia, dove siedono anche i governatori, e in accordo con la task force nominata dal governo. Almeno su questo si metta da parte la propaganda politica e si pensi all’interesse generale del Paese”.
Così Michele Bordo, vicepresidente dei deputati del Partito democratico.