“Grazie al ministro Speranza per la sua relazione, per la sua sobrietà, per il suo impegno. Lei, il governo, tutti noi, abbiamo fatto scelte durissime per il Paese, ma avete operato affinché non ci fosse un conflitto tra salute e lavoro e di questo ve ne siamo grati. Ora dobbiamo iniziare ad immaginare e mettere in campo, come già stiamo facendo, le azioni necessarie per la ricostruzione economica e sociale. Per sconfiggere l’epidemia, però, non possiamo permetterci nessun arretramento nei comportamenti individuali, per consolidare quel barlume di speranza che vediamo. Dobbiamo continuare a dimostrare che lo Stato c’è e che nel rispetto della Carta costituzionale tutti stanno collaborando con ogni mezzo per salvare vite umane e per garantire cura e assistenza a tutti, senza distinzione alcuna di censo, di età, di provenienza”.
Lo dichiara Elena Carnevali, capogruppo Pd in commissione Affari sociali, intervenendo in Aula per l’informativa urgente del ministro Speranza sul coronavirus.
“Abbiamo affidato i nostri cari alle cure del personale ospedaliero, agli amministratori, ai tecnici, ai volontari del terzo settore, alle ong, alle forze dell’ordine, ai farmacisti, tutti hanno lavorato in questa emergenza sanitaria per sostenere i più fragili e assicurare le cure per tutti. Abbiamo messo in campo miliardi di euro e tutti gli strumenti possibili di semplificazione per dare risposte adeguate. Ci sono voluti anni e molti governi per invertire il percorso del depauperamento del capitale umano della sanità. Abbiamo iniziato noi e adesso l’inversione deve essere radicale. Basta però - conclude Carnevali - con le polemiche inutili, non delegittimiamo lo Stato, non serve a nessuno. E basta col rapporto conflittuale con la scienza, basta mettere in discussione la prevenzione e recuperiamo il valore della medicina dei territori”.