“Con l'accoglimento di un ordine del giorno della maggioranza, proposto su impulso del Partito democratico, il governo si è impegnato a prevedere che il processo telematico in ambito penale non si applicherà alle udienze istruttorie e a quelle di discussione, salvo accordo tra le parti. È una precisazione importante, che consente di rimuovere le preoccupazioni che da parti significative di avvocatura e magistratura erano pervenute, circa i rischi che una eccessiva estensione delle udienze da remoto avrebbe potuto comportare per il corretto esercizio dei diritti di difesa e un adeguato contraddittorio. Al contempo, non si pregiudica la possibilità di continuare a fare funzionare la giurisdizione pur in questo periodo di chiusura degli uffici giudiziari. In ogni caso, la disciplina prevista dal decreto Cura Italia esaurirà i suoi effetti il 30 giugno prossimo. Ci sarà tempo e modo, finita l'emergenza, di affrontare, al riparo da urgenze, il tema del processo telematico, con una discussione necessariamente approfondita che tenga conto di tutti i delicati interessi e aspetti che coinvolge”.
Così i deputati dem, Alfredo Bazoli, Walter Verini e Franco Vazio.