• 17/03/2021

Dichiarazione on. Beatrice Lorenzin, responsabile forum salute del Pd

«Accogliamo con favore l’appello sottoscritto da numerosi e autorevoli scienziati, ricercatori e accademici, sull'importanza di mettere al centro dell'attività di Governo l’emergenza legata agli effetti che il Covid ha sulla salute mentale».

Così, in una nota, Beatrice Lorenzin, responsabile del forum salute del partito democratico, dopo la lettera aperta della Fondazione BRF firmata da oltre 80 professionisti della salute mentale inviata al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al presidente del Consiglio Mario Draghi e al ministro della Salute Roberto Speranza.

«Il Pd è da sempre attento alle problematiche legate alla salute mentale di adulti e bambini. A poco più di un anno dall’esplosione della pandemia emergono sempre più evidenti nuove problematiche sia per gli adulti che per l’infanzia e l’adolescenza. Problemi che richiedono una immediata presa in carico e che si sommano alle fragilità di una rete di assistenza assai disomogenea sul territorio nazionale.
Per questa ragione abbiamo presentato una risoluzione in commissione affari sociali della camera dei deputati a prima firma Siani  ,sulla neuropsichiatria infantile e nei prossi giorni presenteremo una mozione in Aula su salute mentale e il covid-19.
Chiederemo al Governo di impegnarsi tra l’altro a rafforzare la ricerca sugli effetti neuro psicologici da covid, impegnarsi per la riabilitazione dei pazienti,istituire ambulatori per l’assistenza dei pazienti cosiddetti “long covid” ossia con una sintomatologia prolungata e persistente nel tempo al fine di studiarne le caratteristiche offrendo loro un continuato sostegno psicologico e psichiatrico»; e, ancora, a creare osservatori sia sulla condizione della salute mentale dell’adulto e del minore, sia sul fenomeno drammatico dei suicidi . «In più – spiega ancora l’onorevole Lorenzin, – vogliamo che siano poste in essere scelte di indirizzo chiaro che mettano la salute sia fisica che mentale dell’infanzia e dell’adolescenza al centro delle politiche socio-sanitarie del paese e dei singoli territori, rafforzando l'assistenza territoriale e i servizi in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, coinvolgendo i neuropsichiatri infantili, gli psicologi, i servizi educativi e quelli sociali, il terzo settore, oltre ai pediatri e i medici di medicina generale per una pronta e precoce diagnosi».
«La pandemia – conclude l'ex Ministro della Salute – ha dimostrato, chiaramente, l’esistenza di un ventaglio di popolazione, specie tra gli adolescenti, in cui la necessità di ricevere sostegno e assistenza psichiatrica e  psicologica è fondamentale. Le istituzioni hanno l'obbligo di impegnarsi affinché ci sia un progressivo ritorno alla normalità per i più fragili, anche e soprattutto partendo dalla sfera più delicata dell’essere umano: la salute mentale».