“La situazione è più grave di quanto pensassimo: se si arriva a malmenare i cronisti e le croniste mentre stanno facendo il proprio lavoro è segno evidente che diversi argini siano saltati. Ma mai come in questi casi la solidarietà è necessaria ma non sufficiente. Ancora una volta, come già fatto negli scorsi mesi, mi preme richiamare l’attenzione del sottosegretario all'editoria Giuseppe Moles perché riferisca con urgenza su quanto avvenuto e sulla volontà del governo di affrontare il nodo dell’informazione. C’è infatti una questione urgente che riguarda le condizioni in cui si svolge il lavoro giornalistico e quindi, in definitiva, la tutela della democrazia. Ricordo che abbiamo arginato, con un mio emendamento, l’impatto distruttivo del taglio ai contributi pubblici ai giornali. Ora però rimane centrale il tema del precariato: per l’ennesima volta devo ricordare che i giornalisti e le giornaliste, soprattutto i freelance e quelli che scrivono per testate locali (ma succede anche nelle testate blasonate), non sono garantiti né in termini di diritti minimi dei lavoratori e delle lavoratrici né legalmente nel caso di querele temerarie. Inoltre prendono compensi assolutamente insufficienti a garantire la doverosa autonomia. Questo significa renderli deboli, ricattabili, in definitiva minare la capacità di esporre i fatti in maniera libera tipica delle democrazie. Quindi va bene esprimere solidarietà sincera a Francesco Giovannetti del Gruppo Gedi e a quanti e quante sono stati aggrediti prima di lui ma bisogna fare di più per tutelare la funzione del giornalismo. Per prima cosa, e non ritengo impopolare dirlo, finanziarlo, investire nella sua funzione e nei suoi lavoratori (tutti, dai redattori ai poligrafici). Soprattutto ora in cui, con tutta evidenza, alcune frange di no vax da devianti stanno diventando criminali. Un alert per oggi su quello che sembra essere uno scenario di escalation sempre più violenta sulla quale con la ministra Lamorgese non bisogna transigere a deroghe dal rispetto delle leggi, in generale. Nello specifico del prezioso lavoro giornalistico, invece, rinnovo quindi ancora una volta l’invito a Moles e al governo ad affrontare la questione con estrema urgenza”.
Così in una nota il deputato del Partito Democratico Paolo Lattanzio, membro della Commissione Cultura.