“Le dichiarazioni del ministro della Cultura, Giuli, sulla carenza di fondi per le politiche culturali in Europa suonano ipocrite e incoerenti. È paradossale che chi si lamenta della mancanza di risorse sia lo stesso ministro che ha accettato senza reagire i tagli feroci imposti dal ministro Giorgetti, penalizzando gravemente tutti i settori culturali. Ricordiamo, inoltre, che Giuli ha recentemente avallato un taglio del 90% dei fondi del Fondo Sviluppo e Coesione destinati alla cultura. Ora lo aspettiamo alla prova dei fatti, a partire dall’esame del pacchetto di emendamenti che abbiamo presentato per tutelare e valorizzare il patrimonio culturale del nostro Paese e del tanto annunciato decreto cultura di cui, oltre gli annunci, non c’è ancora traccia. Fino ad allora, quelle di Giuli restano semplicemente lacrime di coccodrillo.” così la capogruppo democratica nella commissione Cultura della camera, Irene Manzi.