L’art. 3 la garantisce per la prima volta in Italia
“Il ddl Lorenzin, alle sue battute finali alla Camera, garantisce per la prima volta in Italia la medicina di genere. Si tratta di un fatto davvero importante al quale abbiamo lavorato con determinazione”.
Lo afferma Paola Boldrini, deputata del Partito democratico che ha contribuito alla scrittura di questa parte della legge.
Boldrini spiega che “la legge dice che il Ministero della Sanità, avvalendosi dell’Istituto superiore di sanità, dovrà stabilire un piano per la diffusione della medicina di genere mediante la divulgazione, formazione e indicazione di pratiche sanitarie che nella ricerca, nella prevenzione, nella diagnosi e nella cura tengano conto delle differenze derivanti dal genere. Tutto questo per garantire la qualità delle prestazioni del nostro Servizio sanitario. Dispiace che un capitolo così importante, supportato dalle evidenze scientifiche e dalle osservazioni della medicina e della società, sia stato usato da alcuni deputati durante la discussione in Aula per criticare la teoria gender, estranea alla legge e al tema stesso. Un mix di ignoranza e strumentalizzazione davvero odioso”, conclude Boldrini.