“Oggi è stato raggiunto un accordo sulla riformulazione dell’emendamento Costa, che rappresenta l’unico accettabile punto di mediazione tra le diverse posizioni emerse nella maggioranza e la posizione di Forza Italia. La riformulazione non pregiudica l’impianto della legge e non la svuota di significato, né di effetti. Rispetto alla prima formulazione, infatti, il testo approvato ribadisce un principio consolidato e pacifico nella nostra democrazia: sono consentite la libera manifestazione di pensiero e le condotte legittime riconducibili al pluralismo delle idee e alla libertà delle scelte. In altre parole, la libertà di opinione, garantita dall’articolo 21 della Costituzione, può diventare reato solo se istiga all’odio e alla violenza. E le modifiche alla legge Mancino, proposte per contrastare misoginia e omolesbobitransfobia, non entrano in conflitto con questo principio, basilare in una democrazia come la nostra. Mi auguro a questo punto che, sciolto finalmente questo nodo, il cammino della legge possa proseguire in modo spedito e senza polemiche”.
Così il deputato dem, Alessandro Zan, relatore del ddl contro omotransfobia e misoginia.