"Noi vogliamo che le opere vadano avanti e che la Liguria non resti ferma nel brutto pasticcio in cui la maggioranza si è infilata. Ma è chiaro che non avete le idee chiare. Il ministro Salvini dice di aver avviato la procedura per la nomina dell'autorità portuale, il suo vice lo smentisce perché la Regione non può dare il suo ok di concerto. Mettetevi d'accordo! Non potete sostenere che bisogna andare avanti con le opere e nel frattempo affermare che Toti non deve rassegnare le dimissioni". Così il deputato dem, Andrea Orlando intervenendo nella replica del question time al ministro Salvini sull'intervento della commissione ispettiva ministeriale sull'autorità portuale di Genova e sul procedimento per la nomina di un nuovo presidente della medesima autorità alla luce dell'inchiesta giudiziaria in corso.
"Qual è il mandato che avete assegnato agli ispettori?" ha aggiunto Orlando. "Se si devono occupare della diga di Genova sarebbero necessari almeno 4 mesi prima di mettere altri fondi esponendo gli amministratori a responsabilità erariali. Se invece non è compito loro allora Salvini si assume la responsabilità politica sulla correttezza dei lavori. Per noi è chiaro: se per andare veloce si va contro la legge, il governo in realtà allunga i tempi. Con la retorica del fare presto, il governo ha bloccato la Liguria".
Nel presentare l’interrogazione, Orlando ha chiesto a Salvini "quale sia il perimetro di intervento della commissione ispettiva ministeriale – con particolare riferimento all'inclusione o meno delle procedure per la diga di Genova – e se il ministro ritenga che il vice presidente della Regione Liguria, Piana, possa sottoscrivere l'intesa per la nomina, già attesa da quasi nove mesi, del nuovo presidente dell'Autorità di sistema portuale".