Di Maio stesso chiede relazione a Inps, ma poi non la legge
"Altro che manina...la destra non sa che fa la sinistra. Come rivela oggi La Stampa non c’è alcun complotto contro Di Maio.
È stato lui stesso a chiedere all’Inps una relazione sulle ricadute del suo provvedimento. Perché anche la cosiddetta Dignità ha i suoi costi.
Ma pensando che si trattasse di pura burocrazia né lui né i suoi collaboratori hanno poi letto quei dati (8 mila posti di lavoro in meno ogni anno). E quando tutto è emerso, l’unica via di fuga è stato scaricare su altri la responsabilità: la Ragioneria, gli uffici, il presidente Inps Boeri.
Non è così che si governa: serve studio, fatica e determinazione. E lealtà verso i cittadini".
Lo scrive sui social Ettore Rosato, vicepresidente della Camera.