Fondamentale per Giubileo di Roma e Autorità Laguna Venezia
“Il decreto contiene norme indispensabili per continuare a perseguire la strada del Pnrr. Interventi che ci aiutano a snellire gli iter amministrativi e autorizzativi e accelerare la realizzazione di opere sostenibili e resilienti. In particolare sul tema dei trasporti viene dato il via alla sperimentazione di nuove forme di mobilità, potenziando la programmazione dei servizi di trasporto pubblico locale. Interveniamo sulla sicurezza stradale e su quelle forme di integrazione tra i servizi che sono imprescindibili per garantire i migliori standard di efficienza, tanto nel trasporto di persone che delle merci. Voglio però anche evidenziare che si tratta di un decreto sul quale il Parlamento non ha potuto svolgere la sua funzione, come già successo con il Semplificazioni. Lo convertiamo in un’atmosfera surreale, con un governo dimissionario e un Parlamento mortificato. Ed è una delle conseguenze della decisione di M5S, Lega e Forza Italia di togliere irresponsabilmente la fiducia al Governo. Un errore che stiamo già pagando a caro prezzo”.
Così il deputato dem, Nicola Pellicani, intervenendo in Aula per annunciare il voto favorevole del Gruppo Pd al Dl Infrastrutture.
“Un decreto fondamentale - aggiunge - anche perché per Roma approviamo le misure che consentono di accelerare la realizzazione delle opere per la viabilità in vista del Giubileo 2025. Mentre per Venezia, con il centrodestra che non ha mai partecipato ai lavori della commissione, chiudiamo finalmente la vicenda dell’Autorità per Laguna, che è stata giustamente rinominata Nuovo Magistrato alle Acque recuperando, come avevo proposto, la denominazione della più antica istituzione veneziana. Ma soprattutto - conclude - viene ridefinita la modalità di nomina dei vertici del Magistrato, che aveva finora impedito il decollo di un soggetto indispensabile per la Governance della laguna. Decisione storica, infine, anche quella del passaggio delle autostrade A24 e A25 dal soggetto privato ‘Strada dei Parchi’ ad Anas”.