“Il decreto Semplificazioni va nella direzione da noi auspicata, nonostante la scelta di alcune forze politiche di far cadere il governo Draghi senza nemmeno metterci la faccia, anteponendo i propri interessi a quelli del Paese, abbia in parte depotenziato questo provvedimento, che poteva essere ancora più incisivo. Con l’approvazione di questo decreto otteniamo, comunque, una maggiore semplificazione fiscale e un nuovo rapporto tra fisco e cittadini, per rendere migliore la vita dei contribuenti e delle imprese. Puntiamo su l'alleggerimento degli adempimenti a carico di imprese e contribuenti, e rendiamo più agili i compiti dell’amministrazione finanziaria. Manca purtroppo il contributo che avrebbe potuto dare il Parlamento, per ampliare lo spettro delle risposte da dare ai cittadini in questo momento tanto critico. La scelta irresponsabile di far cadere il governo priva i cittadini, soprattutto quelli più bisognosi, di una parte del sostegno che avremmo potuto dare loro”.
Cosi Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Finanze e Bilancio della Camera, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto sul dl Semplificazioni.
“Fortunatamente – prosegue l’esponente dem - siamo riusciti ad approvare, tra gli altri, il completamento della riforma del Terzo settore, lo sblocco dei crediti fiscali precedenti al primo maggio 2022, che rischiavano di rimanere incagliati lasciando migliaia di imprese nell’impasse più totale, e la cancellazione della norma che vincolava i contributi alle imprese per l’acquisto dell’energia e gas ai limiti del regime dei minimis. Noi – conclude Pagano - continuiamo a lavorare per dare risposte ai problemi del Paese”.