Siamo soddisfatti del salto di qualità nella conversione del decreto Semplificazioni, che per il futuro sarà possibile anche rispetto ai lavori parlamentari sul Pnrr. L’approvazione di un importante emendamento voluto dal Gruppo Pd valorizza, infatti, il ruolo del Parlamento sotto tre profili. Il primo è la formalizzazione di alcuni doveri del Governo, che fornirà alle Commissioni competenti tutte le informazioni e i documenti utili ad esercitare un controllo sull’attuazione del Pnrr e del Fondo complementare, anche al fine di prevenire, rilevare e correggere eventuali criticità nell’attuazione. Il Governo trasmetterà inoltre alle Commissioni competenti tutti i documenti che riguardano le materie di competenza, inviati agli organi dell’Unione europea. Così le Commissioni potranno formulare osservazioni ed esprimere valutazioni utili per la migliore attuazione del piano nei tempi previsti.
Il secondo è il consolidamento di una forte collaborazione tra Governo e Parlamento. Le Camere potranno poi stipulare con il Ministero dell’Economia una specifica convenzione con la quale disciplinare le modalità di fruizione dei dati di monitoraggio, anche in formato aperto rilevati dal Sistema unitario « ReGiS».
In terzo luogo il testo punta su un’importante cooperazione tra le Camere. I Presidenti delle Camere, al fine di favorire lo svolgimento congiunto dell’attività istruttoria e di potenziare la capacità di approfondimento dei profili tecnici della contabilità e della finanza pubblica, adotteranno intese per promuovere le attività delle due Camere, anche in forma congiunta, nonché l’integrazione delle attività svolte dalle rispettive strutture di supporto tecnico. A ciò va poi aggiunto l’importante emendamento Brescia-Ceccanti che consente un puntuale monitoraggio dei decreti attuativi delle riforme. Una trasparenza che aiuterà anche ad approvarli in tempi brevi e ragionevoli.
Lo affermano i deputati del Pd in commissione Affari costituzionali della Camera.