• 12/04/2024

“Le elezioni europee segneranno un passaggio fondamentale e sono in ballo due visioni opposte di Europa e di futuro.
Noi vogliamo una grande Europa che sia l'Europa della pace e dobbiamo gridarlo forte. Il più grande progetto di pace della storia non può concepire la guerra come una possibilità per risolvere le controversie tra gli Stati. Non lo può fare: è tradire la sua natura, la sua origine, il suo stare insieme.
Noi vogliamo l'Europa del lavoro sano, dei salari dignitosi e della sanità universalistica: basta all'austerità. Noi vogliamo la lotta ai cambiamenti climatici perché salva il mondo e perché crea nuovi posti di lavoro. Noi non vogliamo la "fortezza Europa": vogliamo il rispetto del diritto d'asilo. Non devono mai più esistere "zone LGBT free" nel cuore dell'Europa. Noi vogliamo affermare la fruibilità dell'interruzione di gravidanza e vogliamo che venga implementata la convenzione di Istanbul ovunque.
L'8 e il 9 giugno si deciderà il futuro dell'Europa e non possiamo considerare la partita già persa perché le ultra destre hanno molto consenso. La partita, invece, è aperta. Ce lo hanno dimostrato la Spagna, dove sembrava che i neofranchisti di Vox avrebbero vinto, la Repubblica Ceca, con il successo dell'europeista Pavel, la Polonia dove Tusk l'ha spuntata dopo anni di oscurantismo del Pis.
E per noi donne è un'elezione fondamentale perché le destre considerano i diritti delle donne e delle persone LGBTQIA+ un campo di battaglia.
Non permettiamogli di farci tornare indietro di 70 anni. Scegliamo l'Europa della pace, dei diritti, della convivenza, del lavoro e dell'ambiente. Le nostre candidature alle elezioni europee devono parlare questa lingua e devono rispettare questa idea di progresso e di futuro”. Così Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel mondo, al Coordinamento nazionale della Conferenza delle donne dem che si è tenuto oggi al Nazareno.