“La novità dei bonus edilizi e del Superbonus ha rappresentato sul piano normativo un’innovazione importante.
Il superbonus si è dimostrato lo strumento più adeguato ad evitare le truffe visto che come certificato dall’agenzia delle entrate che solo il 3% della ipotizzabile truffa è riconducibile al 110%.
Ma la cessione del credito è la vera innovazione positiva e va resa strutturale per il lungo periodo, indipendentemente dalla percentuale di ritorno che verrà individuata come proposto dopo il 2023 perché tutto ciò rende “democratica” la misura e consente a tutti, indipendentemente dalla capienza, di efficentare e mettere in sicurezza il proprio immobile.
Sappiamo bene come partito democratico che dopo i primi anni di applicazione la norma andrà adeguata ma è bene che a fianco delle cose negative emerse siano valorizzati anche i risultati positivi e si porti in trasparenza i dati veri degli intervento e le loro ricadute positive in termini di Iva, Ires, Irpef e in termini di crescita del Pil.
Infine, occorrono certezze sul sismabonus e sulla sua durata.
L’Italia è una terra che ha pagato molto in danni ambientali e sociali, in vite umane e in costi economici rilevanti, troppo per non pensare che il sismabonus diventi una misura strutturale.
Il pd propone di fare un testo unico di riordino di tutti i bonus con diverse applicazioni e modalità, ma rendendo strutturali le cessioni del credito”. Lo ha detto in Aula il deputato del Pd, Gianni Dal Moro, intervenendo a proposito dell’informativa del Governo in merito alla cessione dei bonus edilizi.