“In questa campagna elettorale, il Pd è stato sotto il fuoco concentrico del Movimento 5 Stelle e del cosiddetto Terzo Polo, uniti da un interesse convergente: dare la caccia al voto democratico, anziché porsi come alternativi alla destra. Conte si immagina come il Mélenchon italiano, impegnato nella rifondazione della sinistra radicale italiana; Renzi si pensa come il Macron nazionale, che liquida il Pd come in Francia vennero liquidati i socialisti. Operazioni velleitarie, che vogliono riportarci indietro di decenni tra una presunta sinistra che vuole solo fare l’opposizione e un centro pronto ad allearsi con tutti pur di rimanere a galla. Il Pd è nato per archiviare queste stagioni dì settarismo e di trasformismo, e per dar vita ad una esperienza di centrosinistra di governo nettamente alternativo alla destra estrema della Meloni. Chi non condivide le posizioni della destra, e crede nella democrazia dell’alternanza e in un Paese davvero moderno, trova nel Pd il proprio punto di riferimento. E vedrà che domenica saranno in tanti, tali da sventare sia i passi indietro che i disegni velleitari”.
Lo ha dichiarato l’on. Enrico Borghi, della segreteria nazionale Pd e capolista Dem al Senato nel collegio Piemonte 02, intervistato dalla emittente radiofonica “Giornale Radio”.