“Parlando di Carlo Calenda e della sua scelta di questi minuti, di calpestare l’accordo siglato con il Partito Democratico con stretta di mano di fronte alle telecamere, mi è difficile parlare di politica, sono altri i rilievi.
Per me, sempre, pacta sunt servanda, e a Calenda ovviamente, e di fronte a testimoni era stato detto che ci sarebbero stati altri accordi e con chi, visto che per altro erano già in essere, e addirittura nell’accordo scritto c’era scritto che la ripartizione dei seggi con Azione più Europa sarebbe stata al netto dei seggi ripartiti con altre forze alleate.
Ma Calenda è così, lo sapevamo prima, nei primi minuti dopo la notizia, hanno gioito Cangini, Carfagna, Napoli, nobilissimi colleghi che hanno lasciato Forza Italia dopo decenni di militanza, difficile essere stupiti delle loro posizioni, sarebbe stato incredibile il contrario.
Si vede che Calenda non condivideva lo scopo dell’alleanza, oppure che ha difficoltà a condividere il cammino con altri, come sempre, come a Roma, oppure che ancora ha bisogno che qualcuno gli rispieghi come funziona la legge elettorale. Che come tutte le leggi maggioritarie del mondo punta a massimizzare l’effetto delle alleanze. Non dei solisti.
Auguri per il tuo ego Carlo.
Adesso al lavoro, per l’Italia, non per il nostro ego”. Lo scrive su facebook Emanuele Fiano della presidenza del gruppo Pd alla Camera.