Sentendo Salvini che ogni giorno contesta le sanzioni alla Russia per l’invasione dell’Ucraina viene alla mente l’auspicio espresso da uno degli uomini più vicini a Putin, Dmitrij Suslov, per la vittoria della destra perché così l’Italia diventerebbe laboratorio in Europa per un cambiamento di linea sulla guerra. Noi non consentiremo a Salvini, Meloni e Berlusconi di venire meno all’impegno “di non voltarci dall’altra parte” che ci siamo assunti dopo il 24 febbraio con il popolo ucraino e di dare l’idea che l’Italia possa diventare un vassallo del regime russo. Non permetteremo di tradire la nostra storia e la nostra stessa identità portando l’Italia fuori e lontano dall’Europa e dall’alleanza euroatlantica. Gli amici di Putin se ne facciano una ragione.
Così Debora Serracchiani, capogruppo Pd alla Camera