“Mentre stiamo raggiungendo un accordo, nella maggioranza che sostiene il governo Draghi, per impegnare l’esecutivo su un intervento urgente sulle bollette dell’elettricità e del gas, non dobbiamo dimenticare che il “caro-gas” sta per colpire gli italiani anche nel settore dei trasporti. I prezzi medi del gas metano ad agosto, pur triplicati rispetto al 2020, si assestavano ancora attorno ai 44 € per MWh. Ad oggi però tali valori ( PSV O TTF) sono già oltre i 70 € per MWh. Un aumento vertiginoso che sarà, nel suo valore medio, la base dei nuovi prezzi per il mese di ottobre.
In Italia ci sono un milione di autoveicoli alimentati a gas includendo in questa cifra non solo le autovetture ma anche mezzi pensanti e autobus. È chiaro che su questa importante massa di utenti si potrebbe abbattere il prossimo mese, se non vi sarà alcun intervento, un aumento anche del 30%. In queste condizioni anche in questo settore si può e si deve immaginare una misura emergenziale per limitare l’impatto sugli utenti. Utenti che magari hanno scelto questa motorizzazione per ragioni ecologiche. Oppure, come in altri frequenti casi, lo hanno fatto per ragioni prettamente economiche legate ai bassi costi di esercizio di questa tecnologia importanti quando si è in presenza di in un bilancio familiare non florido. Per queste regioni appare ancora più importante un rapido intervento simile a quello allo studio sulle bollette”. Lo scrive su facebook Gianluca Benamati, capogruppo Pd in commissione Attività produttive di Montecitorio.