La prima audizione del ministro Moavero Milanesi oggi in commissione Esteri ha evidenziato una volta di più tutta la ambiguità di questo governo. Mentre il ministro Moavero in commissione ribadiva, in sostanziale continuità con le linee della politica estera italiana dal dopoguerra a oggi, di non vedere alternative all’Europa e mentre condannava quegli stati nazionali che formano una Europa gruppettara, capace solo di isolazionismo e di ostacolare le decisioni, il ministro Salvini, fuori dal Parlamento, ha nuovamente detto di non volersi fare prendere in giro dall’Europa. Le decisioni di fondo della politica estera hanno bisogno del sostegno di tutto il Paese, come ha giustamente ricordato oggi il ministro. Come dimostra questa distanza tra Moavero e Salvini, tra dentro e fuori dal palazzo, il governo però non riesce neanche a garantire una uniformità di vedute al proprio interno su scelte dirimenti come l’appartenenza dell’Italia all’Europa, l’attitudine nei confronti della Russia. Se si va avanti così l’Italia non riuscirà ad avere la credibilità necessaria per tutelare il nostro interesse nazionale a livello internazionale.
Lo afferma Lia Quartapelle, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera del Pd.