Questo decreto legge è il tredicesimo da 11 anni a questa parte a testimonianza dell'importanza strategica dello stabilimento di Taranto e nasce almeno nelle intenzioni del governo con l'obiettivo di determinare la continuità produttiva dello stabilimento e tutelare quindi non soltanto la produzione, ma anche le lavoratrici e i lavoratori, l’indotto, l'ambiente e la salute dei cittadini. Ecco questi obiettivi hanno e avranno sempre il pieno sostegno del Partito Democratico. Il problema però è che se guardiamo all'ultimo anno e mezzo abbiamo assistito agli effetti di un pessimo combinato disposto formato dal progressivo disimpegno di Arcelor Mittal che a Taranto ha quasi del tutto rallentato fino a fermarsi, mentre in altre realtà all'estero invece ha corso e dall’atteggiamento ondivago di questo governo con due diverse linee. Da una parte il ministro Urso commissariato nella gestione del dossier ex Ilva dal ministro Fitto, che lo scorso maggio ha avviato con il socio privato una trattativa che non ha portato a nulla se non a un memorandum di cui non abbiamo mai conosciuto termini e condizioni.
La questione che noi abbiamo a cuore in questo momento segnalare è rappresentata da due punti decisivi, su cui a nostro avviso è fondamentale che questo provvedimento offra una risposta.
Il primo è la questione dei creditori dell'indotto che devono essere pagati subito perché devono pagare i contributi per la metà del mese di marzo e hanno crediti per più di 130 milioni di euro. È una questione che non può essere ignorata. La risposta deve essere chiara e immediata. La seconda riguarda il piano di decarbonizzazione che deve essere parte integrante del Piano industriale. Non ci può essere un'altra soluzione perché significherebbe rimettere la città e le persone di fronte a quell’ignobile ricatto tra il posto di lavoro e un ambiente sano dove vivere. Quindi noi chiediamo che questo provvedimento si esprima chiaramente sul processo di decarbonizzazione nell'ambito del nuovo piano industriale.
Così Andrea Casu, della presidenza del gruppo PD alla Camera, intervenendo in Aula.