Abbiamo tutti detto e riconosciuto che viviamo una crisi senza precedenti. E, di conseguenza, anche le risposte devono essere senza precedenti. Cioè coraggiose, forti, innovative. C’è da far ripartire l’economia e proseguire nell’azione di protezione di quanti hanno perso lavoro e reddito per la crisi. Ma c’è anche da edificare l’Italia del prossimo decennio, almeno. E’ la sfida di queste settimane per la politica, per le istituzioni, per le organizzazioni sociali e del mondo dell’impresa, perché lo slancio deve essere comune. Non ci sono solo le ferite del passato da curare, c’è da impostare sui pilastri della sostenibilità ambientale e sociale e di una più efficace lotta alle diseguaglianze, una stagione nuova per industria, welfare, servizi, infrastrutture, tutela del territorio. Occorre però fare presto. Perciò ben vengano le consultazioni annunciate dal presidente del Consiglio e l’impegno di arrivare a breve alla definizione di un disegno strategico. Il tempo a disposizione non è molto e attardarsi troppo nell’elenco delle intenzioni non sarebbe compreso, e perdonato.
Così il capogruppo democratico alla Camera Graziano Delrio