• 11/06/2020

“Oggi possiamo dire che la decisione di chiudere del Paese, la radicalità di quella scelta complessa, la sua tempestività rispetto a tanti altri Paesi che ne hanno pagato le conseguenze, ha prodotto gli effetti sperati. Senza questo sforzo, senza questa collaborazione silenziosa fra le radicali scelte delle istituzioni e la resistenza dei cittadini, avremmo, senza tema di smentita, pagato un prezzo ancora più alto e doloroso. Adesso, con questo prossimo Dpcm, superiamo definitivamente la fase delle chiusure, ma senza abbandonare prudenza e rispetto delle regole nuove di convivenza, e compiamo ulteriori passi. Penso alle attività ricreative e culturali, penso agli spettacoli dal vivo, alle attività ricettive, congressuali e fieristiche. Penso ai centri estivi, mai così importanti come quest’anno per restituire una dimensione di relazione, socialità e di gioco alle bambine e ai bambini. E, poi, la scuola. Dobbiamo compiere ogni sforzo per una piena e regolare riapertura delle scuole a settembre. L’Italia non riparte davvero, se non riparte, nella pienezza della sua vocazione, la scuola. E, infine, ci occupiamo, dell’altro grande pilastro, pubblico e universalistico, capace di aggredire le diseguaglianze, la sanità”.

Così il deputato dem, Luca Rizzo Nervo, intervenendo in Aula per la dichiarazione di voto favorevole del Pd alla risoluzione presentata dai capigruppo di maggioranza dopo le comunicazioni del ministro della Salute, Roberto Speranza, alla Camera.

“Ora - ha aggiunto Rizzo Nervo - si deve trasformare il nostro Servizio Sanitario Nazionale in termini di una ancor maggiore efficacia ed efficienza rispetto alle conseguenze del virus, ma anche rispetto alla trasformazione dei bisogni e delle aspettative di salute che già erano in atto e che chiedono il coraggio di una innovazione profonda. Il Covid, infatti, ci ha insegnato che la salute è la piattaforma trasversale sulla quale si reggono tutti i sistemi: educativi, produttivi, relazionali. Per questo, con dotazioni di risorse straordinarie, puntiamo su alcune scelte strategiche: prevenzione, nuovo paradigma territoriale, ricerca, recupero prestazioni e valorizzazione di tutti i professionisti sanitari e delle loro competenze”.