• 28/05/2025

“Provo vergogna di fronte all’inadeguatezza dell’informativa del Ministro Tajani, stamattina, sulla situazione a Gaza. Mancava completamente la politica: abbiamo ascoltato per lunghi minuti un’apologia dell’operato umanitario - assolutamente irrilevante, in proporzione alla crisi che continua anche in questo momento - del governo italiano, senza che mai fosse nemmeno nominato Netanyahu, come se questa situazione fosse generata da una carestia naturale e non dall’operato comunale del governo israeliano. E siamo stati pure costretti a vedere il Ministro Tajani ridacchiare durante gli interventi delle opposizioni che lo richiamavano a fare pressione sul governo di Israele nel rispetto della grande tradizione diplomatica del nostro Paese. Oggi pesano soprattutto le parole che Tajani non ha detto, e le scelte che il governo italiano non ha fatto e continua a non fare. Nulla, nelle parole del Ministro, oltre all’evocazione retorica di un discorso spoglio di qualsiasi iniziativa politica, garanzia e capacità di azione. Come ha ricordato nel suo intervento il collega Provenzano, l’unica operazione umanitaria possibile ora è fermare Netanyahu, e nelle parole pavide di Tajani mancava completamente la volontà politica di agire per non irritare l’alleato Netanyahu” così la deputata democratica, Rachele Scarpa.