“Sulla durata dei processi c’è un serio impegno della maggioranza e del governo ad introdurre nella riforma della giustizia modifiche che consentano all’Italia di essere in linea con quanto avviene negli altri Paesi europei. Nella scorsa legislatura sono già stati fatti passi in avanti importanti, e i nuovi sistemi di digitalizzazione, di notifica, di funzionamento e organizzazione dei procedimenti, su cui si sta lavorando in queste settimane, aiuteranno ancora di più nel raggiungimento dell’obiettivo di una riduzione significativa dei tempi del processo. C’è bisogno tuttavia di riflettere di più e meglio sulla prescrizione, prima di arrivare alla sua prevista cancellazione. Abbiamo fiducia che la riforma complessiva della giustizia, proposta dal Ministro Bonafede, produca i suoi effetti positivi sulla durata dei processi. Ma non possiamo non interrogarci sulle conseguenze che ci sarebbero se ciò non accadesse, fosse anche per un solo processo. In questo caso quale sarebbe la risposta dello Stato? Per quanto ci riguarda, non può essere quella per cui si va avanti all’infinito. Bisogna stare attenti ad evitare che la cancellazione della prescrizione possa diventare un disincentivo a finire i processi in tempi ragionevoli. Per queste ragioni, riteniamo utile che si faccia un ulteriore approfondimento”.
Lo dichiara il vice presidente del Gruppo Pd della Camera Michele Bordo.