Serracchiani, Gianassi, Bazoli, serve intervento più coraggioso, chiaro e coerente con la legge Cartabia
Le commissioni di Giustizia di Camera e Senato rinviano ancora la votazione sullo schema di decreto legislativo che riordina la disciplina del collocamento fuori ruolo dei magistrati ordinari, amministrativi e contabili che era prevista oggi alla Camera. “Un mini intervento” – la definiscono Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Partito democratico, e i capogruppo democratici in commissione alla Camera e al Senato Federico Gianassi e Alfredo Bazoli che hanno presentato un parere negativo al provvedimento per “stigmatizzare l’atteggiamento della maggioranza che non vuole tenere conto delle evidenti criticità evidenziate durante la discussione parlamentare e il ciclo di audizioni”. In particolare, i democratici sottolineano il modesto impatto del provvedimento in termine di riduzione del numero di magistrati fuori ruolo, la genericità e l’assenza di chiarezza circa le tipologie di incarico che possono essere svolte. Il parere critica anche le regole in materia di incarichi internazionali, la presunzione assoluta di sussistenza dell’interesse dell’Amministrazione rispetto ad alcuni incarichi fuori ruolo, la norma transitoria che travolge i termini massimi previsti dalla legge. “Noi abbiamo sempre contestato alla Destra l’attacco ideologico contro i magistrati che in alcuni ruoli dell’Amministrazione pubblica offrono un contributivo prezioso e non rinunciabile. Ma un eccesso di tale figura determina ricadute negative sugli organici dei giudici e sul rapporto tra Governo e Magistratura che è e deve restare autonoma.
La Legge Cartabia aveva trovato su questo un punto di equilibro efficace. Ma Governo e maggioranza hanno rinunciato ad intervenire. Questo intervento non avrà alcun effetto concreto e non aiuterà a superare la criticità esistenti che – concludono - sono sotto gli occhi di tutti e producono consistenti danni a imprese e cittadini”.