Giustizia: Pd, da Salvini parole oscene, i magistrati sono liberi e indipendenti e il governo se ne deve fare una ragione
Gianassi: Salvini non può dare patenti di merito a nessuno
Gianassi: Salvini non può dare patenti di merito a nessuno
“Il pizzino del ministro della Difesa inviato attraverso i social e le dichiarazioni incendiarie del vicepremier contro i magistrati sono la conferma che il governo ha una strana interpretazione della separazione dei poteri, della leale collaborazione istituzionale, della indipendenza e autonomia della magistratura e anche del rispetto dei cittadini che meritano un governo che non denigri il lavoro dei rappresentanti dello Stato. Meloni richiami immediatamente il vicepremier e il ministro della difesa che oggi hanno superato il limite.
“Dietrofront di maggioranza e governo sulla riduzione dei magistrati fuori ruolo prevista dalla legge Cartabia. Dopo molte settimane di stallo e di rinvii la maggioranza ha deciso di rimandare tutto di due anni. Se ne riparla, forse, nel 2026. Si tratta dell’ennesima retromarcia della destra che si rifiuta di attuare la legge Cartabia sulla riduzione dei magistrati fuori ruolo. La destra in materia di giustizia aizza sempre lo scontro ideologico e sbaglia, ma alla prova dei fatti scappa e non assume decisioni.
Serracchiani e Gianassi (Pd): maggioranza divisa, uniti solo nella delegittimazione dei magistrati
Serracchiani, Gianassi, Bazoli, serve intervento più coraggioso, chiaro e coerente con la legge Cartabia
Nessun conflitto coi magistrati da parte mia dice la Presidente Meloni. Bene, peccato che è la nota del “signor fonti” di Palazzo Chigi, nella quale apprendiamo che ella si riconosce, ad aver aperto il tema e che tutti coloro che le stanno attorno, e molto vicini, come il ministro Lollobrigida, ancora oggi parlino di scadenzario sospetto delle indagini, di fatto insultando i magistrati che semplicemente svolgono il loro lavoro.
"Avevamo proposto la stabilizzazione del personale dell’Ufficio del Processo: migliaia di uomini e donne molto qualificati che ogni giorno lavorano, a supporto dei magistrati, per aiutare il sistema della giustizia a velocizzare i processi.
“Non si è mai vista una commissione di inchiesta parlamentare con il compito di indagare su un altro potere dello stato. Il Parlamento non può fare un'indagine sul lavoro fatto dalla magistratura in questi anni, come invece stanno ora proponendo alcune forze politiche del centrodestra in commissione Giustizia e Affari costituzionali, chiedendo di calendarizzare le loro proposte di legge che vanno in questa direzione. A meno che Forza Italia, Lega e FdI non vogliano che deputati e senatori rifacciano i processi dell'ultimo ventennio.
“Quello che emerge con devastante chiarezza è che in questa tempesta che ha travolto il Csm sono i magistrati a giocare un ruolo quantomeno improprio, a tentare di orientare promozioni e carriere, sono loro che hanno interessi evidenti e diretti che li coinvolgono”. Lo scrive su Facabook Franco Vazio, vicepresidente della Camera.
“Il Ministro della Giustizia ancora una volta non difende il principio dell’indipendenza della magistratura dagli attacchi di un personaggio come Salvini, che usa come una clava - con cinismo e nessun rispetto istituzionale - il suo ruolo di Ministro dell’Interno. Attacca la magistratura quando questa interviene con sentenze ed esecuzioni sui 49 milioni rubati dalla Lega. Sfida i magistrati ( e scappa dai processi ) quando questi indagano sulle sue violazioni di diritti umani di persone disperate e sfrenate.