• 08/02/2021

“Il riformismo si fa sui contenuti e non contro gli avversari. Sogno una sinistra che si affermi per la propria capacità ed identità, e non perché urla ogni volta all'uomo nero”.

Lo ha dichiarato Enrico Borghi, della presidenza Pd a Montecitorio e membro del Copasir, in occasione di una intervista con Fabio Martini de “La Stampa” svoltasi nel pomeriggio sulla piattaforma social di Base Riformista.

“Il PD - ha proseguito l'esponente dem - non abbia paura, sia il motore trainante del nuovo atlantismo del governo Draghi e del nostro nuovo protagonismo europeo, Salvini dica se sta ancora con la Russia o se ci conferma coi fatti la sua conversione europeista delle ultime ore - continua Borghi - sogno e lavorerò affinché il Partito Democratico possa scrollarsi di dosso l’abitudine di immaginare la propria soggettività politica in contrasto a qualcuno e non a favore di qualcosa. Il PD nel nuovo governo Draghi parta dai rapporti con gli alleati atlantici e si faccia garante della collocazione internazionale del nostro paese, confermando la nuova centralità nell’Unione europea  che dobbiamo ottenuto. Il PD agisca per un nuovo protagonismo del nostro paese sugli scenari internazionali, partendo dalla liberazione di Zaki e per il necessario intervento dell'Europa sulla vergognosa situazione in Bosnia e nella tratta Balcanica dei migranti. Quello è un primo banco di prova per essere davvero europeisti”.

“Non dobbiamo aver timore - ha concluso Borghi -  ma come disse Moro nel 1976 dovremmo essere più bravi degli altri, più attenti alle ragioni della società degli altri per essere all'altezza dei nostri ideali”.