“Chi innesca un incendio è un criminale. E per fermarlo è necessario attivare tutte le strategie possibili: inasprendo le pene, rafforzando i dispositivi di prevenzione, sorveglianza e controllo, e soprattutto assicurando l’effettività del registro degli incendi e quindi dei vincoli previsti dalla legge 353 del 2000. Ma in una regione come la Calabria, che ha 480.000 ettari di bosco e il 13% del territorio ricadente in aree protette, arrivare non pienamente preparati sul piano dell’organizzazione delle strategie di contrasto agli incendi boschivi è situazione che lascia veramente senza parole. Oggi i cittadini calabresi vedono andare in fumo non solo i loro boschi ma anche il senso stesso della presenza di un governo regionale che ora ha il dovere morale di dare conto e di rendere trasparenti e pubblici tutti gli atti e le attività, i contratti stipulati e le somme che sono state spese o impegnate per organizzare il servizio antincendio 2021. Non parli più di turismo sostenibile chi non è in grado di curare quella magnifica natura che è all’origine stessa di molti dei viaggi turistici in Calabria”. Così Antonio Viscomi, deputato calabrese e capogruppo PD in commissione lavoro.