“Il ministro di Maio è intervenuto alla presentazione annuale dell’Inps sulla previdenza dando un contributo più che altro di immagine e non certo di sostanza. Nessuna proposta concreta ma i soliti suoi cavalli di battaglia. Ha parlato di vitalizi e privilegi e questo va bene ma non basta, occorrono proposte complessive. Dovrebbe parlare di previdenza per le future pensioni e di pensionati. Dovrebbe distinguere fra pensione sociale e pensione da lavoro, quello che non fa mai. Le pensioni da lavoro povere sono il 70%, riguardano molte donne, e non superano i 1.000 euro mensili. La pensione sociale è altra cosa e ha più facce. Bisogna separare l’assistenza dalla previdenza, estendere la 14ª, tutelare il potere d’acquisto delle pensioni in essere, almeno quelle medio-basse, dare uno spazio concreto al fondo garanzia per i giovani. Queste sono le priorità insieme a sviluppo e occupazione per salvaguardare il sistema pubblico previdenziale. Di Maio dovrebbe riattivare il tavolo di confronto con le parti sociali per dare continuità ad un percorso in grado di definire un progetto utile a lavoratori e lavoratrici, a giovani e anziani”.
Così la deputata Dem Carla Cantone, componente della commissione Lavoro della Camera.