“Come intende intervenire il governo, anche nel quadro delle istituzioni europee, per impedire la demolizione, autorizzata dalla Corte Suprema israeliana, del villaggio beduino Khan el-Ahmar (Cisgiordania) e della sua ‘Scuola di gomme’ perché costruiti senza i necessari permessi, respingendo gli appelli dei 200 abitanti che si oppongono al trasferimento”. Lo chiede il deputato del Pd Fausto Raciti in un’interrogazione, firmata dai colleghi Lia Quartapelle, Piero Fassino e Chiara Gribaudo, al ministro degli Esteri Enzo Moavero.
“Scuola di gomme” – prosegue Raciti - è un progetto realizzato dalla Ong italiana Vento di Terra con il supporto del Governo Italiano, della Cooperazione Belga, delle agenzie delle Nazioni Unite e della Cei e garantisce il fondamentale diritto all'istruzione a circa centocinquanta bambini beduini, prima esclusi dal diritto allo studio. La scuola è stata costruita seguendo caratteristiche e materiali della cosiddetta architettura bioclimatica, realizzata nel deserto di Gerico con pneumatici usati e, come aveva ribadito la Corte Suprema israeliana, riveste un importante valore sociale. La situazione, nel villaggio di Khan el-Ahmar, è pressoché la stessa che si registra in tutti i Territori palestinesi occupati, varie volte denunciata dalla comunità internazionale. Oltre alla drammatica e inaccettabile condizione discriminatoria che sono costrette a subire le popolazioni del villaggio, permane il concreto rischio di un trasferimento forzato e l'espulsione, che costituirebbe una grave violazione della Quarta Convenzione di Ginevra. Per questa ragione, chiediamo al governo di attivarsi per impedire la demolizione delle strutture abitative, scolastiche, più in generale civili nei Territori palestinesi occupati, premessa imprescindibile per la ripresa di un dialogo di pace tra le parti”.