Conferenza stampa - Dopo la tregua a Gaza, preoccupazione per la Cisgiordania: al lavoro per la Pace
Giovedì 23 gennaio 2025 - ore 14.30
Sala stampa di Montecitorio - via della Missione 4
Giovedì 23 gennaio 2025 - ore 14.30
Sala stampa di Montecitorio - via della Missione 4
"La Corte internazionale di giustizia ha stabilito che le colonie israeliane in Cisgiordania sono illegali e che l'occupazione a Gaza non è mai davvero finita nonostante i coloni siano stati ritirati.
Una sentenza che non ha precedenti: nessun tribunale internazionale aveva mai dichiarato illegale l'occupazione degli israeliani nei territori della Cisgiordania e di Gerusalemme Est.
È quello che tante organizzazioni internazionali, ONG e associazioni di difesa dei diritti umani denunciano da tempo.
"La lettera di 800 funzionari e diplomatici dell'Ue e statunitensi è una denuncia drammatica. L'accusa è molto chiara: “esiste il rischio plausibile che le politiche dei nostri governi stiano contribuendo a gravi violazioni del diritto internazionale umanitario, a crimini di guerra e persino alla pulizia etnica o al genocidio”. A questo si aggiunge l'allarme, giustificatissimo, per le conseguenze devastanti della sospensione dei finanziamenti all'Unrwa da parte dei maggiori donatori tra cui Usa, Canada e alcuni paesi europei, inclusa l'Italia.
"Il 4 novembre del 1995, alla fine di una manifestazione a sostegno degli accordi di Oslo, il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin viene ucciso da Yigal Amir, un colono ebreo estremista di destra contrario a ogni negoziato con i palestinesi. La firma degli accordi di Oslo, nel '93, sembrava l’inizio di una nuova era di pace e come tale venne riconosciuto dalla comunità internazionale. Il mondo visse quel momento come un passo fondamentale: una svolta decisiva per il Medioriente.
"Il rinvio dell'annuncio di annessione unilaterale di parte della Cisgiordania e' un primo passo a cui è auspicabile che segua la sospensione di quella decisione. Non sono gli atti unilaterali la strada giusta per arrivare ad una pace stabile e sicura che invece deve essere perseguita con il negoziato. La pausa di riflessione sia vera e conduca a scegliere la strada della condivisione e non del conflitto".
Lo ha dichiarato Piero Fassino, vicepresidente della Commissione Esteri della Camera dei Deputati
“Signor Presidente, come Lei sa, il 20 aprile scorso Benjamin Netanyahu e Benny Gantz hanno raggiunto un’intesa per varare in Israele un «governo di emergenza», entrato ufficialmente in carica il 17 maggio, che nel suo programma contiene il progetto, ispirato dal Presidente americano Donald Trump, da sottoporre alla Knesset il prossimo 1 luglio, di annessione di alcuni territori della Cisgiordania.
“Come intende intervenire il governo, anche nel quadro delle istituzioni europee, per impedire la demolizione, autorizzata dalla Corte Suprema israeliana, del villaggio beduino Khan el-Ahmar (Cisgiordania) e della sua ‘Scuola di gomme’ perché costruiti senza i necessari permessi, respingendo gli appelli dei 200 abitanti che si oppongono al trasferimento”. Lo chiede il deputato del Pd Fausto Raciti in un’interrogazione, firmata dai colleghi Lia Quartapelle, Piero Fassino e Chiara Gribaudo, al ministro degli Esteri Enzo Moavero.