"I dati Istat di oggi ci raccontano di mezzo milione di vite sospese. 500mila inattivi in più sono un dato terrificante che ci obbliga a programmare una nuova stagione delle politiche del lavoro. Non ci possiamo più permettere che enti come Anpal, preposti alle politiche attive, siano impantanati in giochi di potere. C'è bisogno di scelte coraggiose contro la disoccupazione, investimenti e incentivi rivolti soprattutto ai giovani e alle donne come come sempre stanno pagando più di tutti questa crisi”.
Lo dichiara la vice capogruppo del Pd alla Camera, Chiara Gribaudo.
“Per tutti - aggiunge - serve mettere in atto il diritto alla formazione, perché le rivoluzioni tecnologiche del lavoro stanno accelerando a velocità luce in questi mesi, dallo smartworking alla robotizzazione. Il reddito di cittadinanza doveva far emergere proprio gli inattivi e riportarli sul mercato del lavoro, ma è rimasto un ibrido di strumenti diversi e la piattaforma di incontro fra domanda e offerta di lavoro che avrebbe dovuto realizzare Anpal, ancora non si vede. Stati Generali o meno, i fondi dell'Europa devono servire ad una rivoluzione delle politiche del lavoro, che dovrà toccare anche i loro vertici”.