“Lo sapevamo che stavamo facendo la cosa giusta: che mettere al centro della politica del paese il comparto agricoltura, dando più strumenti per rivitalizzarsi, crescere e ammodernarsi, sarebbe diventato un fattore trainante per l’intera economia. Con ricadute ottime anche per i giovani e il lavoro. E così è stato.
I dati Istat ce ne danno ancora una vota conferma e ci dicono che se da un lato la disoccupazione in Italia è ai minimi dal 2012, in particolare, in agricoltura vi è un impiego dei giovani di più del 35% in 3 anni.
Dobbiamo andare avanti su questa strada, e sarà nostro dovere in futuro essere in grado di recepire sempre più i bisogni e le richieste che ci provengono dai protagonisti del mondo agricolo”.