“Mi appello al governo perché, davanti ai dati drammatici sulla povertà, agisca al più presto per affrontare in modo definitivo il fenomeno”. Lo dichiara Paolo Siani, deputato del Partito democratico, a proposito dei dati sulla povertà resi pubblici oggi dall’Istat.
“Davanti a oltre 5 milioni di persone – spiega – che vivono in povertà assoluta, bisogna fare qualcosa. Subito. L’incidenza della povertà assoluta aumenta prevalentemente nel Mezzogiorno sia per le famiglie (da 8,5% del 2016 al 10,3%) sia per gli individui (da 9,8% a 11,4%). Inoltre come la povertà assoluta anche la povertà relativa è più diffusa tra le famiglie con 4 componenti (19,8%) o 5 componenti e più (30,2%), soprattutto tra quelle giovani: raggiunge il 16,3% se la persona di riferimento è un under 35. Si tratta di una vera emergenza soprattutto al sud e per le famiglie giovani e con figli. La strada scelta dal governo è, di fatto, per il momento l’attendismo, e non c’è più tempo da aspettare. Per M5S e Lega la soluzione è il reddito di cittadinanza, ma la situazione contabile dello Stato la rende al momento una via impossibile. Nel frattempo non possiamo abbandonare le persone in difficoltà al loro destino. Una soluzione a portata di mano esiste già: il Reddito di inclusione. Si tratta di una misura efficace, già consolidata e capace di coprire, entro l’anno, 2,5 milioni di persone. Con una proposta già depositata, abbiamo indicato un modo possibile per allargare questa misura a tutti i cittadini che ne hanno bisogno, aumentando anche l’importo del beneficio. Il provvedimento offrirebbe anche l’ulteriore vantaggio di offrire la certezza della continuità ai beneficiari. L’unica cosa che manca è la volontà del governo di far propria la nostra proposta”.
“Perdere ulteriore tempo in attesa di condizioni contabili che potrebbero non arrivare mai, quando esiste già una soluzione percorribile, ci pare assurdo e colpevole. Chiediamo per questo al governo di ascoltare il nostro appello a favore di una fetta importante di popolazione. Sappiamo bene comunque, come sperimentato anche in altri paesi, che il contributo economico per essere davvero efficace e modificare il destino delle popolazioni, dovrebbe essere affiancato all’adozione di buone pratiche, ad esempio per i bambini la frequenza all’asilo nido. E gli asili nido al sud sono praticamente inesistenti”, conclude.