“Il tema del lavoro, della riconversione produttiva e della riqualificazione ambientale di Piombino va affrontata con serietà ed efficacia. In questo contesto, la vertenza dello stabilimento Jsw è centrale e non più rinviabile, soprattutto in relazione alla necessità di acciaio per l’industria nazionale. Nei mesi scorsi, assieme al collega e deputato del Pd del territorio Marco Simiani, ho incontrato i lavoratori e le associazioni sindacali. A seguito della visita è stata presentata un’interrogazione parlamentare, a cui peraltro non è stata data risposta, e sono state intraprese iniziative legislative per risolvere concretamente la questione. Mi riferisco in particolare alla proposta di legge sull’attuazione del ‘Memorandum Piombino’, contestuale all’installazione del rigassificatore nel porto della città, che ho depositato ad ottobre scorso, e che prevedeva anche semplificazioni normative e risorse adeguate per la reindustrializzazione dell’area di crisi industriale complessa del territorio. Un emendamento, con i contenuti di questa proposta, è stato inoltre presentato alla Legge di Bilancio ma bocciato dalla maggioranza. Il governo Meloni si è poi impegnato, a seguito della presentazione di un mio ordine del giorno, a garantire finanziamenti adeguati per il rilancio economico e occupazionale dell’area, ma ad oggi niente di concreto è stato fatto. Tra pochi mesi scadrà l’ultimo rinnovo della cassa integrazione per i lavoratori di Jsw ed è necessario non perdere ulteriore tempo anche alla luce dell’importanza strategica del settore siderurgico per l’intero Paese”. Lo dichiara la deputata dem Simona Bonafè, vice presidente dei deputati Pd alla Camera, sulla nota delle associazioni sindacali relativa alla crisi dello stabilimento Jsw di Piombino.