• 10/09/2018

 “Il ministro Di Maio si è inventato di dover concludere una precedente audizione per venire in Parlamento a far passerella su Ilva e poi parlare del niente. Ha addirittura preso in giro i tarantini arrabbiati con il M5s, promettendo alla città un’Università, una sovrintendenza, soldi a pioggia. Mentre non si capisce cosa vuol fare sui centri per l’impiego, come finanzierà la pensione di cittadinanza, quali soluzioni sono in campo per i tavoli di crisi al Mise. La maggioranza, consentendo questa audizione spot, ha definitivamente piegato il Parlamento alle esigenze di propaganda del governo”.

Lo dichiara la deputata Chiara Gribaudo, responsabile Lavoro Pd, ai margini dell’audizione tenutasi oggi alla Camera di fronte alle Commissioni Attività produttive, Lavoro e Affari sociali.

“In particolare sul tema dell’equo compenso - aggiunge Chiara Gribaudo - il ministro è stato ridicolo: si è riferito ai vecchi parametri senza rendersi conto che le novità dell’ultimo decreto fiscale attendono l’azione del suo governo per essere messe in atto, perché la legislatura evidentemente era finita. Ha poi completamente evitato il tema del welfare per il lavoro autonomo, lasciato in eredità dalla legge 81/2017 e da lui inattuato. Cosa ancor più grave: ha totalmente dimenticato la circolare di chiarimento sul periodo transitorio del decreto dignità, da lui solennemente promessa in Aula alla Camera durante il dibattito del 2 agosto. I lavoratori - conclude la deputata Dem - ci scrivono perché vengono lasciati a casa, perché le aziende hanno paura del contenzioso, e lui viene a parlare del niente. Sempre e soltanto propaganda”.