“Proprio oggi, nell’Equal Pay Day, il giorno simbolico che in tutta Europa rappresenta il gender pay gap, la commissione Lavoro della Camera ha adottato all’unanimità la proposta di testo unificato per la parità salariale che ho avuto l’onore di proporre come relatrice. Voglio ringraziare qui le colleghe e i colleghi che hanno lavorato a questo sforzo condiviso, perché le donne hanno bisogno che questa legge abbia un sostegno trasversale e unitario di tutte le forze politiche. Adesso il Parlamento faccia presto e sani questa ferita. Sarebbe bello entro quest’anno, in omaggio a Nilde Iotti, nel centenario della nascita, per la sua battaglia affinché la Costituzione nell’articolo 3 contenesse l’uguaglianza ‘di fatto’ tra uomini e donne”.
Così la relatrice della legge sulla parità salariale, Chiara Gribaudo, nel corso della conferenza stampa alla Camera a cui partecipano, oltre alle dem Debora Serracchiani e Lia Quartapelle, anche Tiziana Ciprini (M5S), Renata Polverini (FI), Carmela Bucalo (FDI), Guglielmo Epifani (LEU), Lucia Annibali (IV).
“Il nostro Paese, sulla base dell'ultimo report sul gender gap del World economic forum - prosegue la vicepresidente del Gruppo Pd - si colloca ancora al 76° posto su 153 Paesi della classifica mondiale. In Italia il tasso di occupazione femminile è fermo al 48,9%, agli ultimi posti in Europa. Un dato che, come ha ricordato il Presidente Mattarella poche settimane fa, è semplicemente impresentabile per un Paese del G7. E le donne che lavorano subiscono penalizzazioni di ogni tipo. A cominciare dal salario inferiore del 20% rispetto a quello degli uomini. Per tutti questi motivi, il testo di legge che presentiamo oggi si occupa non soltanto del gender pay gap inteso come disparità salariale, ma anche di tutte le pari opportunità che alle donne devono essere garantite sul luogo di lavoro, dalla possibilità di lavorare full time anziché part time, alle opportunità di crescita e di carriera. Affronteremo tutto questo attraverso il principio della trasparenza, sperimentato già in altri Paesi europei; applicheremo controlli, sanzioni e anche premialità, perché è giusto che venga riconosciuto pubblicamente, con un ‘bollino rosa’, l’impegno di chi affianca le donne in questa battaglia culturale. Grazie a tutte e a tutti – conclude Chiara Gribaudo – dentro e fuori il Parlamento, per questo primo passo. Adesso andiamo, insieme, ad approvare questa legge in Aula. Mettiamo fine all’ingiustizia del gender pay gap”.