“Sul disegno di legge sull'equo compenso in discussione alla Camera ci sono forti preoccupazioni da parte di tanti professionisti, da un lato perché affida agli ordini un ruolo che travalica le loro competenze, dall'altro perché comprende soltanto i rapporti convenzionali lasciando di fatto scoperti la maggior parte degli incarichi che i professionisti ricevono da pubbliche amministrazioni e dai grandi committenti. Con il paradosso di prevedere, nei casi di violazione della legge, sanzioni a carico del professionista sottopagato invece che del committente disonesto. Non sarò mai contro una legge per l'equo compenso, ma qui ci sono delle problematiche da affrontare".
Così la deputata Chiara Gribaudo, della segreteria nazionale Pd, dal palco dell'Anc, l'Associazione nazionale commercialisti, riunita in assemblea a Firenze.
“Ciò su cui è urgente investire oggi - aggiunge - è il welfare per i professionisti. Per chi versa alla gestione separata abbiamo introdotto l'Iscro, ora dobbiamo dare alle casse ordinistiche la possibilità e le risorse per fare welfare ai propri iscritti. C'è chi chiede di prorogare Quota100 che costa 400 milioni l'anno, io chiedo di tagliare 200 milioni di ingiuste tasse sui rendimenti delle casse per dare sostegno alla maternità, malattia, cali di reddito”.