“Non erano quelli che agitavano i cappi contro i politici ladri? Non andavano giù di ramazza per far pulizia dei partiti corrotti? Bene, adesso allora, invece di attaccare la magistratura che ha solo svolto il suo dovere costituzionale indagando prima e processando poi i dirigenti della Lega per la loro gestione dei finanziamenti pubblici, Salvini dovrebbe immediatamente restituire agli italiani i 48 milioni utilizzati per comprare pietre preziose in Africa e l’auree in Albania. E, magari, anziché chiedere il condono dei reati, dovrebbe anche contribuire lui stesso a fare piena luce su quanto è successo”.
Così il deputato Dem, Federico Gelli.