“Questa legge sull'omotransfobia era attesa da molti anni. Nell'Ue tutti i grandi Paesi si sono adeguati, siamo rimasti in pochi a non averlo fatto.
E questa, è bene specificarlo, non è la legge per una minoranza, per una comunità. È una legge che il Paese aspetta, perché c'è un evidente vuoto legislativo nel nostro ordinamento. Noi siamo determinati a portare a casa questa legge, perché non è rimandabile colmare quel vuoto e dare piena dignità a tutte le persone, nel rispetto dell'articolo 3 della Costituzione, il principio di uguaglianza”. Lo ha detto l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini, intervistata da Fan Page.
“Voglio cogliere l'occasione per esprimere pubblicamente la mia solidarietà e vicinanza al deputato Alessandro Zan.
C'è un dibattito pubblico molto esasperato, soprattutto in rete, dove alcuni individui cercano di sopraffare gli altri, più che confrontarsi con loro. E questo è una conseguenza del modo di esprimersi di alcuni politici, che ritengono la correttezza un disvalore e l'aggressività e la volgarità un modo più diretto per comunicare”, ha aggiunto.
“La novità di questa legge, nelle intenzioni del testo unico, riguarda anche crimini d'odio per motivi di genere. Il che significa che questo è uno strumento per arginare anche il sessismo e la misoginia”, ha spiegato Laura Boldrini.
E rispondendo alla Cei, che parla invece di deriva liberticida, e di legge che limiterebbe la libertà di espressione, la deputata del Pd Laura Boldrini ha aggiunto: “La Cei ha sbagliato ad esprimere la sua avversità al testo, in modo così netto, prima ancora di leggere il testo base. Io non so chi abbia dato queste informazioni, errate, ai Vescovi. Ma chi lo ha fatto non ha reso un servizio alla collettività”.