“Venerdì scorso Leonardo, la più importante azienda italiana ad alta tecnologia nei settori dell'Aerospazio, Difesa e Sicurezza, ha perso in Borsa oltre 1/5 del suo valore.
Ciò potrebbe comportare un costo rilevante per lo Stato. Quello che conta di più, tuttavia, è l'elevato grado di incertezza che grava su uno dei pochissimi gruppi industriali globali del nostro Paese. L'Italia, dopo aver subito colpi pesanti nel settore chimico e farmaceutico, non può permettersi di indebolire il suo patrimonio aerospaziale.
Colpisce la sottovalutazione della politica. Leonardo e le decine di migliaia di operai, tecnici, ricercatori, ingegneri che vi lavorano, vanno difesi come le pupille dei nostri occhi.
Colpisce che anche nel centrosinistra il confronto sulla politica industriale abbia scarso diritto di cittadinanza. Bassi salari, bassi investimenti, bassa tecnologia, bassa crescita: questa è la nostra storia degli ultimi 15 anni. Serve una svolta.
Esasperati personalismi e tafazziani conformismi sono le malattie infantili del centrosinistra italiano. Così la finanza comanda, i tecnici eseguono e i politici rilasciano interviste a giornali e TV.
Con il voto in Sicilia la campana è suonata per tutti. Senza un colpo di reni all'insegna della coesione di tutto il centrosinistra, pur nei limiti consentiti dalla legge elettorale, l'alternativa al centrodestra sarà rappresentata dal Movimento 5 Stelle. Chi non vede questo pericolo è politicamente incapace o, peggio, in malafede.
Mi auguro che oggi la Direzione Nazionale del Pd dia prova di unità, realismo e consapevolezza, discutendo i problemi che preoccupano gli italiani e indichi a tutto il centrosinistra l'unica rotta possibile, superando le contorsioni di questi giorni: il gioco di squadra. Ci sarà bisogno di tutti per contrastare le disuguaglianze e vincere le prossime sfide.
Non esiste problema politico, che non abbia una soluzione politica”.
Lo dice Daniele Marantelli componente della presidenza del gruppo Pd alla Camera.