"Hanno fatto bene le 76 senatrici e senatori a inviare una lettera al Presidente del Senato Ignazio La Russa per chiedere che, nei lavori d'aula, nelle commissioni e in tutti gli altri organi, venga rispettato il linguaggio di genere. E' una battaglia che mi è molto cara, com'è noto, perché sono convinta che la parità di genere, l'affermazione delle donne, il loro empowerment passino anche dal racconto della loro presenza nella società. E questo avviene anche declinando al femminile ruoli, cariche, professioni e incarichi che per troppo tempo sono stati appannaggio unico degli uomini. Perché ciò che non si nomina, non esiste e non è riconosciuto. E ciò che non è riconosciuto può diventare oggetto di discriminazione e pregiudizi.
Per questa ragione, dando seguito al lavoro portato avanti nel 2015 come Presidente della Camera, mi sono fatta promotrice di una lettera al Presidente Lorenzo Fontana con la quale si chiede di dare nuovo slancio a quell'impegno ribadendo a deputati e deputate la necessità di declinare al femminile titoli e ruoli ricoperti dalle donne.
Sono particolarmente lieta che la lettera abbia raccolto ben 136 firme da diversi gruppi politici: donne e uomini, che, insieme, rivolgono lo stesso appello al Presidente Fontana. Un'istanza che prima era di poche è diventata, finalmente, di tante e tanti che ne ribadiscono l'importanza". Lo dichiara Laura Boldrini, deputata Pd e Presidente del Comitato permanente della Camera sui diritti umani nel Mondo.