“L’appartenenza alla Alleanza Atlantica non è una quisquiglia, per questo è ridicola e preoccupante la confusione del M5S sulla questione. Il candidato presidente Di Maio, infatti, girando per gli Stati Uniti va dicendo che la partecipazione dell’Italia alla Nato non è in discussione mentre la proposta di legge del Gruppo alla Camera va in tutt’altra direzione. Nella relazione tecnica del testo, che si rifà alla proposta di iniziativa popolare promossa nel 2008 dalla Rete Disarmiamoli, si legge: ‘Appare dunque del tutto ragionevole considerare esaurite le motivazioni dell'adesione italiana alla NATO e sottoporre al Parlamento la decisione sull'opportunità di non rinnovare per il futuro tale adesione’. Inoltre, prevede la ratifica parlamentare per ogni tipo di accordo militare da rinnovare ogni 2 anni. E, se non bastasse, in occasione delle comunicazioni del Presidente del Consiglio elative al Consiglio europeo del 2016, il M5S aveva presentato al Senato una risoluzione - non accolta – sul ritiro del ‘consenso dell'Italia al concetto strategico della NATO in ordine alla legittimità del cosiddetto strike nucleare; a promuovere il progressivo disimpegno dei contingenti militari dalle varie missioni internazionali della NATO’. Ora delle due l’una: o mente Di Maio o gli atti ufficiali del Movimento sono carta straccia”.
Lo dichiara Antonino Moscatt, capogruppo Pd nella commissione Difesa.