"Limitare, e nei casi più gravi revocare, la potestà enitoriale dei condannati per associazione mafiosa che coinvolgono i figli nelle attività dei clan è una scelta responsabile e doverosa: bene ha fatto il Csm a certificare una linea che negli anni è stata portata avanti da molti tribunali per i minori in Italia". Lo dichiara, in una nota, la deputata del Pd e membro della commissione bicamerale per l'infanzia e l'adolescenza, Vanna Iori. "I cosiddetti figli di mafia pagano un prezzo altissimo per le scelte dei genitori e parenti, che deturpano, offendono e sviliscono i valori autentici della famiglia, trasformandola in un luogo relazionale alla mercé della criminalità organizzata", prosegue Iori. "Il clima familiare, che condiziona la loro crescita dei 'figli di mafia' chiede che essi siano tutelati e per farlo può essere necessario allontanarli da chi contribuisce, quotidianamente, a ostacolare uno sviluppo sano, dal punto di vista emotivo e valoriale", aggiunge la deputata del Pd. "L'educazione alla legalità è lo strumento che dobbiamo mettere in campo in modo convinto se vogliamo dare ai nostri giovani la possibilità di fronteggiare chi vuole imporre un modello culturale fuorviante e criminale", conclude Iori.