“Una norma di difficile applicazione, che non tiene conto della complessità del settore turistico e della specificità delle locazioni turistiche e delle piattaforme digitali”. Lo dichiara Sergio Boccadutri, deputato del Partito democratico, per commentare l’applicazione della norma prevista dalla manovra correttiva riguardante la tassazione di piattaforme digitale, su cui ha presentato anche un’interrogazione al Mef.
“Si attribuiscono alle piattaforme digitali compiti – continua - che non appartengono loro, applicando modelli obsoleti che rischiano di snaturarne le attività, con pregiudizio dell’intera industria turistica, che fa sempre più affidamento ai portali per le prenotazioni. Il Governo dovrebbe intervenire convocando un tavolo tecnico che valuti insieme agli operatori le criticità della norma, e attuando la delega all’Agenzia delle Entrate affinché definisca con le piattaforme digitali accordi per implementare il provvedimento nel rispetto dei diversi modelli di business”.
“Bisognerebbe, inoltre, sospendere per un tempo congruo le sanzioni previste dalla norma, in modo da consentire alle piattaforme di adeguarsi agli oneri previsti nel rispetto dei tempi tecnici. Inoltre è ormai inequivocabile che la norma abbia introdotto una regola tecnica e che quindi prima della sua approvazione avrebbe dovuto essere notificata alla commissione europea", conclude.