• 28/11/2020

Alla cortese attenzione del Ministro delle Politiche giovanili e dello Sport Vincenzo Spadafora

Alla cortese attenzione del Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri

 

Accogliamo l'accorato appello proveniente dal mondo sportivo

In questo contesto di grande difficoltà che il nostro Paese sta attraversando, generato dalla pandemia, e a poche settimane da quella che sarà l'approvazione, in Parlamento, della legge di bilancio, tra i settori che maggiormente hanno subito e stanno subendo questa crisi economica vi è certamente il settore sportivo nelle sue varie articolazioni.


Si tratta di un comparto eterogeneo, che è fatto di società sportive dilettantistiche e professionistiche, di centri fitness, piscine e palestre. Esso ha un importante valore sociale e economico sia in se stesso e per le nostre comunità, sia per le sue ricadute economiche e occupazionali. In questi mesi si sono attivate delle iniziative importanti e significative, per le quali si riconosce l’oggettivo sostegno fornito al settore: come i vari contributi a fondo perduto per le società come forma di ristoro a compensazione delle maggiori spese di sanificazione e delle minori entrate, i bonus per i lavoratori sportivi, i finanziamenti per il bando sport e periferie, solo per evidenziare i più importanti.

Tuttavia, vi è la convinzione che in una fase come questa, in cui ci si appresta a varare anche in Parlamento la legge di bilancio, dopo lo scostamento votato all’unanimità in nome di un senso di responsabilità diffuso tra le forze politiche, e in vista dell'approvazione del Decreto Ristori 4, di poter fare un ulteriore salto di qualità per rispondere agli accorati appelli che giungono da un settore che troppo spesso non si è visto riconoscere quell’adeguata importanza nelle politiche pubbliche, individuando degli interventi che assumano una valenza più strutturale.

I componenti del gruppo del Partito Democratico della VII Commissione ritengono che queste proposte abbiano dei target di riferimento diversificati nel mondo dello sport. Infatti, molte volte le istanze e le esigenze degli attori dello sport sono diverse: differenti tra loro sono quelle che provengono dalle società dilettantistiche, o dai centri fitness, o dallo sport di vertice o dai lavoratori sportivi. Pertanto, vorremmo evidenziare alcuni punti sui quali focalizzare l’attenzione, attraverso degli emendamenti che verranno presentati nelle prossime ore dai deputati del Partito Democratico, oppure chiedendo ai rappresentanti del nostro governo, una possibile iniziativa all’interno dei prossimi provvedimenti economici.

In primo luogo, è fondamentale sottolineare una questione che sta diventando veramente drammatica per chi ha un’attività economica collegata al benessere fisico e ai centri fitness. Oggi dai decreti Ristori è stato individuato un contributo a fondo perduto del 200% alle attività che si trovino in zone rosse o arancioni, applicando un confronto del fatturato tra aprile 2020/aprile 2019; e con esso, una sospensione di qualche mese del carico fiscale. Tali misure risultano tuttavia insufficienti per le attività sportive che sappiamo già essere le ultime che partiranno una volta che si potrà riprendere un’attività quasi normale nel nostro Paese, non appena sarà superata la fase di emergenza. A tal fine sarebbe più utile e più puntuale una vera moratoria di sei mesi dei costi sia di natura contributiva sia di natura fiscale, di cui queste si sono fatti carico fino a oggi; superando in tal modo anche eventuali contributi assegnati tramite i ristori alle attività stesse, oppure aumentando la percentuale dei ristori a fondo perduto così come accaduto per altre categorie e codici ateco.

Un altro punto riguarda il Decreto Ristori, poiché si ritiene che sia importante trovare un’azione che possa aiutare lo sport di vertice che, tra la mancanza del botteghino e la riduzione delle entrate di sponsor, sta subendo un significativo ridimensionamento. Un settore, questo, che potrebbe vedere da un lato la sospensione dei versamenti fiscali senza applicazioni di sanzioni e interessi, e dall’altro un contributo a fondo perduto per società sportive e dilettantistiche in relazione alle spese sostenute per l’effettuazione di test di diagnosi dall’infezione da Covid-19.
 


Contestualmente, per il mondo sportivo più in generale, si procederà a presentare tre emendamenti sulla legge di bilancio e che prevedono:

Þ   l'implementazione del fondo disponibile del credito di imposta dagli attuali novanta milioni fino a centocinquanta milioni destinati a tutto il mondo dello sport, e quindi anche a quello dilettantistico. Tale estensione del credito di imposta servirà anche ad attrarre investimenti privati, ampliando quelle che erano le categorie beneficiarie già previste nell’approvazione del Decreto Agosto;

Þ   continuare ad ampliare le disponibilità per l’Istituto di Credito Sportivo, già contenuto nel Decreto Rilancio, portando da trenta a cento milioni le garanzie per l’accesso al credito, che l’istituto può riconoscere nei confronti delle diverse attività sportive regolarmente iscritte al registro Coni;

Þ   allargare a tutto ciò che è considerato edificio sportivo il Sisma bonus e l’Ecobonus, così come previsti dal ​Decreto Rilancio (art. 119) non limitando tali misure alla sola parte degli spogliatoi.

La proposta dei componenti del gruppo del Partito Democratico della VII Commissione è di potere trovare disponibilità e collaborazione da parte del governo su questi importanti provvedimenti. Mai come oggi lo sport rappresenta non solo la sua dimensione agonistica e competitiva, ma anche una dimensione sociale ed educativa: pertanto ha bisogno del sostegno e del supporto delle istituzioni.
 
 


I componenti del gruppo del Partito Democratico della VII Commissione