I sacrifici li faranno gli italiani
“La manovra di quest’anno si preannuncia amara per milioni e milioni di italiani. Lontanissimo dal mantenere le promesse su pensioni e accise, il governo si dimentica della crescita e continua a tagliare i servizi pubblici e ad alzare le tasse, come testimonia l’aumento della pressione fiscale nel 2024 e nel 2025 rispetto al 2023. La fregatura dietro tante parole è nei numeri”.
Così Ubaldo Pagano, capogruppo Pd in commissione Bilancio alla Camera.
“In più di un’ora di conferenza stampa - aggiunge - Giorgetti non ha mai parlato di misure che dovrebbero aiutare il nostro Paese ad uscire dalla crescita dello ‘zero-virgola’ in cui siamo piombati da quando c’è la destra al governo. Giorgetti continua a raccontare la favoletta sui sacrifici da imporre a banche e assicurazioni, ma la realtà è profondamente diversa. Non verranno chiesti né sacrifici, né contributi, ma soltanto un'anticipazione sulle tasse. Insomma, la più grande presa in giro del secolo. I sacrifici veri dovranno farli i cittadini, visto che sarà su di loro che si ripercuoteranno i tagli da miliardi di euro a Ministeri, Regioni e Comuni. Risorse in meno per servizi pubblici essenziali, dalla scuola ai trasporti, fino alla sanità, dove il duo Meloni-Giorgetti prova un altro trucco di magia. L’aumento corposo del Fondo Sanitario Nazionale - conclude - è soltanto uno specchietto per le allodole, visto che gli unici incrementi rilevanti sono previsti a partire dal 2026, mentre l’anno prossimo si stanziano cifre assolutamente ridicole rispetto alle necessità del Ssn”.